L’Export Manager è una figura professionale chiave per le aziende che vogliono espandersi e affermarsi sui mercati esteri. Il suo ruolo è quello di sviluppare il mercato internazionale dell’azienda, coordinando le attività di export e implementando la politica commerciale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’Export Manager ha il compito di identificare nuovi mercati di sbocco, selezionare i distributori più adatti, pianificare e strutturare la rete di distribuzione nei paesi esteri, gestire le vendite, analizzare la concorrenza e stringere accordi commerciali con i partner locali.
Per svolgere il suo lavoro in modo efficace, l’Export Manager deve avere competenze organizzative, relazionali e analitiche, nonché una visione prospettica e una forte motivazione verso il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Oltre alle competenze fondamentali richieste per il ruolo, ci sono alcune caratteristiche che contraddistinguono un Export Manager performante. Innanzitutto, una buona padronanza della lingua straniera è un requisito imprescindibile per creare relazioni di fiducia con i partner locali e per comunicare in modo efficace. Inoltre, l’Export Manager deve avere ottime capacità di analisi del mercato estero e di negoziazione, per individuare le opportunità di business e per stringere accordi vantaggiosi.
Un’altra abilità fondamentale per l’Export Manager è l’organizzazione, con particolare attenzione alla definizione di obiettivi realistici e alla pianificazione delle tempistiche necessarie per raggiungerli.
L’Export Manager è una figura professionale molto richiesta in diversi campi di attività, soprattutto in situazioni di difficoltà economica come quelle vissute negli ultimi anni. Il settore alimentare, ad esempio, ha visto molte aziende iniziare a guardare ai mercati esteri come fonte di guadagno, e l’Export Manager è essenziale per individuare i mercati di sbocco più promettenti e per adattare i prodotti alle esigenze locali.
Esistono due categorie di Export Manager: gli “hunter” e i “farmer”.
Il guadagno di un Export Manager dipende da diversi fattori, tra cui l’esperienza, il settore di attività, le dimensioni dell’azienda, le responsabilità e la posizione geografica. In generale, un Export Manager con esperienza e un buon track record può guadagnare mediamente tra i 40.000 e i 80.000 euro lordi all’anno in Italia. Tuttavia, in alcuni settori di attività ad alta specializzazione o in aziende di grandi dimensioni, il guadagno può superare i 100.000 euro lordi all’anno.
Per diventare Export Manager è consigliabile completare un percorso di studi in ambito economico, come una laurea in economia, in commercio internazionale, in relazioni internazionali, in scienze politiche o in ingegneria gestionale. Tuttavia, non è un requisito fondamentale: sono richieste competenze trasversali quali la conoscenza di base del diritto commerciale, delle norme doganali, della finanza e delle tecniche di marketing.
Una volta terminati gli studi, si può acquisire esperienza nel settore lavorando come assistente di un Export Manager, oppure come Export Area Manager, occupandosi di una specifica area geografica.
In alternativa, esistono corsi di formazione specifici per diventare Export Manager, che si possono frequentare in aula o online. Questi corsi forniscono le competenze necessarie per gestire le operazioni di export, dal marketing internazionale alla ricerca dei mercati, dalla negoziazione commerciale alla gestione dei rapporti con i clienti esteri e aiuto nella comprensione delle normative internazionali.
Infine, per diventare un Export Manager di successo, è fondamentale sviluppare alcune soft skills, come la capacità di lavorare in team, la flessibilità, la creatività e l’innovazione, la capacità di problem solving e di decision making, la buona comunicazione e la capacità di adattarsi a contesti multilingue e multiculturali.
In conclusione, l’Export Manager è una figura chiave per le aziende che vogliono espandere i propri mercati all’estero. Le sue mansioni comprendono la definizione della strategia commerciale, l’analisi dei mercati esteri, la gestione delle relazioni con i distributori e i clienti, e la pianificazione e la strutturazione della rete di distribuzione sul territorio estero.
Per essere un Export Manager di successo, sono necessarie competenze tecniche, organizzative, relazionali, linguistiche e di visione prospettica. Gli Export Manager vincenti hanno la capacità di analizzare il mercato estero, negoziare con i partner locali e definire la strategia commerciale più adatta alle esigenze dell’azienda.
* Il benchmark retributivo si basa sugli obiettivi retributivi dei leader del mercato nei rispettivi settori. È pensato per orientare gli utenti Premium nella valutazione delle posizioni aperte e aiutarli a negoziare la propria retribuzione. Tale benchmark non è fornito direttamente dall'azienda, quindi la retribuzione effettiva potrà risultare anche notevolmente superiore o inferiore.