È indetta, ai sensi dell’art. 30 del d. lgs. 30 marzo 2001, n.165, una procedura di mobilità volontaria esterna per il reclutamento, a tempo pieno ed indeterminato, di n. 3 unità di personale dell’Area funzionari da inquadrare nel profilo amministrativo giuridico economico dell’Area funzionari, del Comparto Funzioni centrali, presso le seguenti sedi di Tribunale Amministrativo Regionale della Giustizia amministrativa:
- n. 1 unità presso la Sezione staccata di Lecce del T.A.R. Puglia;
- n. 1 unità presso la sede del T.A.R. Piemonte;
- n. 1 unità presso la sede del T.A.R. Liguria.
Alla procedura di mobilità possono partecipare i candidati in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:
- essere dipendente di ruolo, con rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato di una delle amministrazioni appartenenti al comparto funzioni centrali, al comparto funzioni locali ed al comparto Istruzione e ricerca, limitatamente alle Università;
- appartenere all’area funzionari da inquadrare nel profilo professionale amministrativo giuridico economico;
- non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso un’amministrazione pubblica per persistente insufficiente rendimento e non essere stato licenziato da altro impiego statale ai sensi della normativa contrattuale, per aver conseguito l’impiego mediante produzione di documenti falsi e, comunque, con mezzi fraudolenti, ovvero per aver sottoscritto il contratto individuale di lavoro a seguito della presentazione di documenti falsi. Nel caso di decadenza per avvenuto accertamento che l’impiego è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabili, sono fatti salvi gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale 27 luglio 2007, n. 329;
- qualità morali e condotta incensurabili ai sensi dell’art. 35, comma 6, del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165. L’Amministrazione, tramite il Reparto dei carabinieri del Consiglio di Stato, provvederà all’accertamento del possesso del requisito prima di procedere all’eventuale inquadramento in ruolo;
- godimento dei diritti civili e politici;
- il possesso del seguente titolo di studio:
- laurea triennale (L) nelle seguenti classi di laurea o equiparate: Scienze dei servizi giuridici (L 14); Scienze dell’Amministrazione (L 16); Scienze dell’economia e della gestione aziendale (L 18); Scienze economiche (L 33); Scienze politiche (L 36);
- laurea magistrale (LM), appartenente ad una delle seguenti classi: Giurisprudenza (LMG 01); Scienze dell’economia (LM 56); Scienze economico – aziendali (LM 77); Scienze delle pubbliche amministrazioni (LM 63); Relazioni internazionali (LM 52); Scienze della politica (LM 62); o altra laurea specialistica (LS) o magistrale (LM) equipollente, secondo l'equiparazione stabilita dalla tabella allegata al D.M. 9 luglio 2009 recante "Equiparazione tra classi delle lauree di cui all'ex decreto n. 509_1999 e classi delle lauree di cui all'ex decreto n. 270_2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi";
- diplomi di laurea (DL), di cui all'art. 1 della legge 19 novembre 1990, n. 341, equiparati alle suindicate classi di lauree specialistiche (LS) e magistrali (LM) secondo la tabella allegata al D.M. 9 luglio 2009 recante "Equiparazioni tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) ex decreto n. 509_1999 e lauree magistrali (LM) ex decreto n. 270_2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi";
- Rilascio da parte dell’Amministrazione di appartenenza del nulla osta preventivo ed incondizionato al trasferimento presso la Giustizia amministrativa o della dichiarazione attestante la non sussistenza dei requisiti per cui è previsto il rilascio del nulla osta;
- idoneità fisica alla mansione da svolgere.
L’Amministrazione ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo preassuntiva in base alla normativa vigente.
La mancanza anche di uno solo dei requisiti di ammissione alla selezione comporta in qualunque tempo l’esclusione dalla procedura di mobilità.
Nella domanda il candidato dovrà indicare:
- le proprie generalità;
- l’Amministrazione di appartenenza con indicazione:
- dell’area e del profilo ricoperto;
- della complessiva anzianità di servizio maturata;
- delle funzioni esercitate;
- della specifica professionalità acquisita nella qualifica ricoperta;
- dell’attuale sede di servizio e dell’eventuale posizione di comando presso altre amministrazioni;
- degli eventuali procedimenti disciplinari in corso e le ragioni che ne hanno determinato l’attivazione, nonché delle eventuali sanzioni disciplinari riportate negli ultimi due anni di servizio;
- l’eventuale risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego con dichiarazione di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego per persistente insufficiente rendimento e di non essere stato licenziato ai sensi della normativa contrattuale, per aver conseguito l’impiego mediante produzione di documenti falsi e, comunque, con mezzi fraudolenti, ovvero per aver sottoscritto il contratto individuale di lavoro a seguito della presentazione di documenti falsi;
- di non avere in corso procedimenti penali pendenti e di non aver riportato condanne penali che impediscano la prosecuzione del rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione;
- il possesso delle qualità morali e condotta incensurabili ai sensi dell’art. 35, comma 6, del d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165;
- il godimento dei diritti civili e politici;
- la sede della Giustizia amministrativa, tra quelle indicate nel precedente articolo 1, per la quale si presenta domanda;
- il titolo di studio deve essere posseduto alla data di scadenza del termine stabilito dall’articolo 3 per la presentazione della domanda di partecipazione. I titoli di studio conseguiti in un altro Paese saranno accettati solo se la domanda sarà accompagnata dal provvedimento di riconoscimento di equipollenza rilasciato dalla competente autorità con l’indicazione del titolo di studio corrispondente al titolo estero e della valutazione prevista dall’ordinamento italiano equivalente alla valutazione con cui è stato conseguito il titolo estero;
- il rilascio da parte dell’Amministrazione di appartenenza del nulla osta preventivo ed incondizionato al trasferimento presso la Giustizia amministrativa o della dichiarazione attestante la non sussistenza dei requisiti per cui è previsto il rilascio del nulla osta;
- l’idoneità fisica alla mansione da svolgere.
In caso di difetto dei requisiti prescritti, l’Amministrazione può disporre, in ogni momento, l’esclusione del candidato con provvedimento motivato.
I candidati sono ammessi a partecipare alla procedura con riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti.
La presentazione della domanda di ammissione alla selezione costituisce autorizzazione al trattamento dei dati personali, ai fini della gestione della procedura di mobilità.